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Gruppi di cogenerazione

Il problema

I gruppi di cogenerazione, richiedono una manutenzione severa. Parte di questa manutenzione è data dal cambio dell’olio motore. Tale olio, viene cambiato per contaminazione da idrogeno solforato (H2S) oppure da cloro (Cl), a seconda che il gas che alimenta il motore sia da deiezione animale o da discarica

La combinazione di questi gas con l’umidità dell’aria, all’interno del motore, crea degli acidi (acido solforico ed acido cloridrico) che vanno ad intaccare le parti interne del motore. Per questo motivo questi olii, devono essere sostituiti frequentemente, con elevati costi di gestione e di fermi macchina. Un nostro cliente, utilizzatore di un gruppo di cogenerazione, alimentato da metano ottenuto da fermentazione di deiezioni animali, ci ha chiamati per cercare di limitare al più possibile l’ingresso di idrogeno solforato nel motore.



La causa

Dopo un’accurata ispezione ed una serie di calcoli per determinare il dimensionamento adeguato, abbiamo fornito un sistema a carboni attivi speciali, ideali per il trattenimento di H2S, con durata prevista della carica di circa un anno.

La soluzione

Una volta installato l’impianto, il nostro cliente è passato da una concentrazione di gas H2S in ingresso motore, da 661 PPM a 0 PPM, valore finale portato successivamente dal cliente a 95 PPM per non sovraccaricare i carboni. Gli effetti positivi di quest’intervento, sono già stati rilevati dal mancato cambio di olio motore per non essere ancora stati superati i livelli di acidità ammessi. Quest’intervento ha quindi avuto esito positivo per i costi di gestione dell’impianto, in quanto la carica dell’olio viene sostituita meno frequentemente e sono richiesti meno interventi di manutenzione.

 

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